domenica 21 giugno 2009

Rendiamoci conto del mondo nel quale viviamo.

La verità è che non ci si rende conto di dove si è.
Viviamo in un paese dove le ragazze fanno le puttane e i ragazzi fanno a turno per fare l'ubriacone del paese, non ci si può fidare di niente e di nessuno. Non c'è niente che inviti a uscire per le strade. Dov'è il divertimento? Nell'alcol? Nelle droghe?
Nel maltrattare la gente e se stessi?
Nel tradire la fiducia altrui?

Ci si può fidare di chi ci circonda?
Viviamo nella più cupa solitudine interiore.
La "sordità sociale" dilaga, i principi spariscono nell'aere, inascoltati da ragazzi sordi all'urlo di pietà di chi ama la vita vera, di chi non cede di fronte all'effimera ipocrisia delle promesse facili proposte loro dai coetanei che, cedevoli, sono crollati di fronte alla prima tentazione.

Chi tiene a se stesso non venderà l'anima al demone della mondanità sfrenata, della sregolatezza e della stupidità.

Ringrazio Jessica Mariano per aver suggerito l'argomento.

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